Storia

Il Laboratorio ha avuto una gestazione lunga all’interno del Corso di Laurea di Informatica Umanistica e dell’ex-CISIAU (Centro Interdipartimentale di Servizi Informatici per l’Area Umanistica). Il Corso di Laurea si è ormai affermato, unico in Italia, nella formazione in una disciplina nuova che ha una buona accoglienza nel mercato e che ha un forte riscontro in ambito internazionale, il settore delle Digital Humanities. L’ex-CISIAU, ora confluito nel Polo 4 del SID, anche grazie alle forti sinergie sviluppate con docenti e studenti, si è distinto negli ultimi anni per aver operato in maniera intensa e proficua nel settore dell’e-learning e della comunicazione, servendo diverse e crescenti esigenze informatiche dell’area umanistica – specificamente le ex Facoltà di Lettere e Filosofia e di Lingue e Letterature Straniere. In particolare ha:

  • allestito siti dedicati (basati su Content Management System) per dipartimenti, per scuole di dottorato e per singoli progetti;
  • allestito e curato dal 2007 una piattaforma open source per l’e-learning (Moodle) che ha riscosso grande successo tra docenti e studenti anche al di fuori dell’area umanistica;
  • allestito e curato alcuni servizi informativi essenziali per l’area umanistica quali il portale Omero per la didattica e il servizio news collegato a TV display;
  • sostenuto l’apertura e la gestione della pagina iTunesU dell’Università di Pisa.
  • collaborato strettamente con l’Ufficio di Comunicazione dell’Ateneo per quanto attiene la comunicazione video e via Web.

In tutte queste molteplici azioni non sempre è stato facile distinguere l’attività “di servizio” richiesta al CISIAU e quella mirata maggiormente alla ricerca e alla formazione, sia perché le tre attività risultano naturalmente interrelate, sia perché il CISIAU è divenuto altrettanto naturalmente un punto di riferimento per tutti quei docenti dell’area umanistica che intendevano utilizzare le nuove tecnologie in maniera rilevante nelle loro ricerche (facendo ad esempio da web hosting per i loro progetti e prestando consulenza qualificata a tal fine). Ne consegue che da tempo, di fatto, il laboratorio sviluppatosi nell’ambito del CISIAU (ora Polo 4 del SID) non è più solo un centro di servizi e ha bisogno di adeguare il proprio profilo alla vocazione dimostrata.

Contemporaneamente diversi docenti e ricercatori dell’area umanistica e scientifica si sono trovati nella situazione di poter rispondere positivamente alle richieste di prodotti digitali ad alto contenuto culturale provenienti dall’esterno (enti pubblici e privati) senza però avere alle spalle una struttura idonea per finalità e statuto. Questo si è verificato ripetutamente – e comprensibilmente – per i docenti del corso di laurea di Informatica Umanistica, che hanno presentato domande di finanziamento relative a progetti sulla realtà virtuale, sui GIS storico-archeologici, sull’e-learning e sull’attività museale o sulla codifica dei testi, incontrando di volta in volta difficoltà nel decidere a quale struttura logicamente appoggiarsi per portare avanti i progetti stessi. Tali esperienze si sono verificate anche per docenti di altri corsi di laurea nella misura in cui il mondo digitale interessava, influenzava e trasformava le metodologie e gli oggetti dei relativi studi. Non si tratta quindi banalmente di una questione logistica o amministrativa, ma di perseguire una certa coerenza tra forma e contenuto a seguito degli effetti che la stessa rivoluzione digitale sta avendo non solo nel campo umanistico e nelle scienze sociali, ma anche in quelli di tutte le scienze teoriche e applicate: la moltiplicazione di ricerche effettivamente interdisciplinari richiede la creazione di un centro di gestione di carattere interdisciplinare.