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Il digitale può salvare la cultura? Ragionamenti ed esperienze sull’Informatica Umanistica
9 Ottobre 2014 - 12 Ottobre 2014
T-Tour Internet Festival
Pisa, 9-12 ottobre 2014
Quattro esperti di informatica umanistica spiegheranno, con interventi brevi e coinvolgenti, perché e come il mondo digitale può dare un nuovo slancio alla cultura. Parleranno di cultura digitale e soprattutto dei nuovi scenari di lavoro e di ricerca che essa sta portando nel nostro paese e all’estero.
Partecipanti: Enrica Salvatori, Anna Maria Tammaro, Maria Simi, Matteo Delle Piane
ENRICA SALVATORI
Introduce il tema. La cultura, le humanities sono in profonda crisi che è una crisi di sistema, in quanto la società non le riconosce più come utili. Se le cose stanno in questo modo le humanities possono risorgere all’interno dell’ecosistema digitale? Il digitale può salvare la cultura?
Scarica l’intervento Il Digitale può salvare la cultura? Ragionamenti ed esperienze sull’Informatica Umanistica
MATTEO DELLEPIANE
Matteo Dellepiane si occupa delle recenti evoluzioni e delle potenzialità del digitale per la documentazione, fruizione e disseminazione del patrimonio culturale.
L’avvento di tecnologie low cost, accessibili a tutti, per l’accesso a contenuti avanzati, l’acquisizione 3D e il rapid prototyping aprono nuove possibilità.
L’intervento presenta alcuni recenti progetti nel contesto italiano, cercando di individuare le prospettive e le potenzialità per il futuro.
Scarica l’intervento Il 3D per i beni culturali: suggestioni e prospettive
MARIA SIMI
Parla di tecnologie del linguaggio (estrazione di informazione da testi, evoluzione dei motori di ricerca, sistemi di domanda-risposta) delle ricadute industriali di questo settore interdisciplinare, a cavallo tra la linguistica e l’informatica, e di come approcci e tecnologie sviluppati in questo settore possano trasformare la ricerca in ambito umanistico e sociale.
Scarica l’intervento Le Tecnologie del Linguaggio. Nuovi mestieri, nuove ricerche
ANNA MARIA TAMMARO
Parla della biblioteca digitale come protesi per pensare. La biblioteca digitale cambia il modo in cui si fa ricerca, si condividono i risultati, si crea nuova conoscenza. Il paradigma della
biblioteca digitale è aperto e realizzando la visione di Licklider (1965) facilita il pensiero digitale e la creazione di conoscenza.
Scarica l’intervento La Biblioteca Digitale come protesi per pensare