Giampaolo Salice, Enrica Salvatorii. Per un manifesto della Storia digitale

Per un manifesto della Storia digitale

Giampaolo Salice (Univ. di Cagliari – AIPH)
Enrica Salvatori (Univ. di Pisa – AIPH)

Seminario di Cultura Digitale 14 MAGGIO 2025

Un’onda computazionale si abbatte sui principi guida, sui metodi e sugli
obiettivi che abbiamo ereditato dagli storici del passato. Gli archivi in
senso proprio perdono sostegno e pubblico, quelli digitali (condivisi,
collaborativi, “inventati”) si moltiplicano in maniera esponenziale e
incontrollata. La disponibilità di produzione storiografica non conosce
confini nazionali o linguistici, ma si alzano barriere economiche
rilevanti.
La dematerializzazione delle fonti (digitalizzate e nativamente digitali)
sta creando un patrimonio sterminato, frammentato ed effimero, che sembra
non trovare altro timone per la creazione del proprio senso che il ricorso
all’Intelligenza Artificiale o alla moltiplicazione casuale degli
approcci.
I_ social network_ e i fenomeni correlati sostituiscono i professionisti
della storia nel presentare e argomentare narrazioni in camere d’eco
innumerevoli e diverse, anche in forza di competenze nella comunicazione e
visualizzazione dei dati di cui spesso gli umanisti difettano. La storia,
nell’era della disintermediazione digitale, corre il rischio di appiattirsi
come narrazione identitaria amplificata da un uso pubblico e politico
dilagante, in cui i professionisti della disciplina possono non avere alcun
ruolo.
I relatori del seminario ritengono importante POSIZIONARE TEORIE E PRASSI
DELLA RICERCA STORICA lungo la linea di faglia aperta dagli impatti che
metodi e dispositivi computazionali stanno avendo su creazione e
disseminazione della conoscenza del passato, sui modi e tempi con cui gli
esseri umani lo esplorano, lo interpretano e lo combinano con memorie
individuali e collettive.
Sentono il bisogno di ragionare sui PRINCIPI DI UNA STORIA DIGITALE che,
pur muovendosi entro l’ecosistema ampio delle _digital humanities_, sia
precisamente diretta ai domini storici e documentari, per sistematizzare
un metodo che preceda, guidi e spieghi l’atto meccanico della
digitalizzazione, che sia valido in quanto svincolato da esigenze
particolari e legato invece a bisogni scientifici e civili di portata
generale